26 novembre 2013

Testardo (412)

Testardo. (412)
Ieri sera mi preparavo per andare a letto. Mi sono avvicinato al bagno, sebbene la luce del corridoio fosse spenta. Avanzavo a tentoni. Pochi metri. Entrando ho preso un gran botta al naso, urtando lo stipite della porta. Ho calcolato male le distanze, sia pur di pochi centimetri, nonostante fosse un movimento che ripeto da anni.
Mi è venuta in mente una pagina di questo diario, che ho scritto più di un anno fa (Prudenza, 45). Osservavo che, quando mi alzo di notte per andare in bagno, non accendo mai la luce. Facevo il proposito di non farlo più, perchè, invecchiando, si perdono varie sensibilità e sono più facili gli incidenti. Per un pò ho mantenuto l'impegno, ma in questi ultimi tempi ho ripreso la mia vecchia stupida abitudine. Sono proprio testardo! Deve capitarmi un incidente per capire che devo accendere la luce?
Sbattere il naso, mi ha ricordato i miei propositi di cambiamento.
Da stasera riprendo a mettere la pila sul comodino.

I vecchi sono testardi, conservatori, abitudinari.
Ci vuole forza d'animo per cambiare le abitudini.
Fortuna che la vita è benigna. Ti dà piccoli segnali, prima che ci sia l'incidente.

(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

Nessun commento:

Posta un commento