04 novembre 2013

Ormoni (392)

Ormoni. (392)
Quando porto fuori i cani, per un giro breve, vado in una piazzetta vicino a casa, al cui interno c'è un giardinetto, dove i cani possono correre. Non c'è quasi mai nessuno. A volte c'è qualcuno seduto sulla panchina. Mi costringe a tirar dritto, per evitare storie con i cani. L'altro ieri c'era un tale che parlava concitato al cellulare e camminava all'interno del giardinetto. Ho saltato la sosta, irritato. Passando vicino, ho udito quel tale dire: ”Sii sincera!”
Era un giovane sui trent'anni. Mi sono immaginato che parlasse con una sua coetanea con la quale avesse una qualche relazione. Burrascosa, sembrava. 
Ho ripensato a quando avevo la sua età. Alle relazioni con le donne. Agli ormoni, dai quali ero condizionato. Ho provato un senso di sollievo al pensiero che ormai da vecchio, gli ormoni non mi dominano più. Mai e poi mai tornerei a quell'età! Anche se ciò volesse dire avere tanti anni di vita davanti.
Al pomeriggio sono andato alla festa di compleanno di mio nipote. Tanti bambini coi genitori. Tutti genitori giovani. Li ho trovati educati e misurati (i genitori). Bella gente, insomma. 
Non ho potuto fare a meno di provare un brivido, al pensiero che fossero anch'essi in quell'età del giovane della piazzetta. Che fossero tormentati dalle relazioni fra di loro.
Forse è giusto passare per quella fase. Serve a maturare. 
Ma sono contento di esserne uscito. Lo sento come una liberazione.
Sono felice di essere vecchio.

(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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