Il cane vecchio. (5) (Specchio)
Ho visto la vecchiaia sul muso del mio cane. Era seduto in poltrona, gli occhi semi-aperti. Era sera. Non era abbandonato col muso sul divano; teneva la testa eretta. Pian piano si lasciava prendere dal sonno e la testa cadeva verso il basso. Ma si riprendeva e rimetteva la testa ritta. Mi ha colpito il suo muso. L'abbandono al sonno lo trasfigurava, all'incontrario. Quel muso perdeva la vivacità, per lasciare il posto al torpore, all'abbandono dei muscoli, che rivelava quello che è: un cane invecchiato.
Nella sua vecchiaia mi fa da specchio. Non occorre che vada in cerca di segni di anzianità dei "colleghi" (come chiamo le persone anziane), per confrontarmi o per vedere ciò che è in me.
Basta che guardi il mio cane quando è abbandonato. La mia vecchiaia è già lì.
Ho visto la vecchiaia sul muso del mio cane. Era seduto in poltrona, gli occhi semi-aperti. Era sera. Non era abbandonato col muso sul divano; teneva la testa eretta. Pian piano si lasciava prendere dal sonno e la testa cadeva verso il basso. Ma si riprendeva e rimetteva la testa ritta. Mi ha colpito il suo muso. L'abbandono al sonno lo trasfigurava, all'incontrario. Quel muso perdeva la vivacità, per lasciare il posto al torpore, all'abbandono dei muscoli, che rivelava quello che è: un cane invecchiato.
Nella sua vecchiaia mi fa da specchio. Non occorre che vada in cerca di segni di anzianità dei "colleghi" (come chiamo le persone anziane), per confrontarmi o per vedere ciò che è in me.
Basta che guardi il mio cane quando è abbandonato. La mia vecchiaia è già lì.
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